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La guida definitiva per scegliere le migliori borracce Plastic-free per la tua azienda. Hai già trovato la tua?
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Indice
- Premessa
- Impatto ambientale
- Borracce in acciaio Inox
- Borracce in alluminio
- Borracce in vetro
- Borracce in plastica
- Accessori
- Conclusioni
Premessa
Quali sono le migliori borracce per la tua azienda Plastic-free? Senza dubbio il passo più importante che un’azienda può compiere per eliminare il monouso è quello di sostituire le bottiglie d’acqua di plastica con borracce riutilizzabili.
Può accadere che qualche dipendente per evitare il continuo acquisto di nuove bottigliette ne riutilizzi una per diverso tempo riempendola dal rubinetto. Benché questo gesto derivi dal tentativo di attuare un comportamento sostenibile, purtroppo incontra delle controindicazioni di natura igienica. La leggerezza e la comodità di una bottiglietta in PET si scontra con il proliferare di batteri e germi al suo interno. Infatti questi imballaggi sono prodotti e commercializzati per essere utilizzati solo una volta perché potrebbero rilasciare sostanze nocive nel contenuto nel medio-lungo termine, soprattutto dopo un’esposizione a fonti luminose o di calore. Riutilizzare le bottiglie di PET non è quindi sicuro e bisogna trovare un’alternativa che sia oltre che economicamente sostenibile anche ecologica, soprattutto se è un’azienda a volersi approvvigionare per fornire i propri dipendenti.
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Tipologie di borracce
Quali sono le migliori tipologie di borracce da acquistare dal punto di vista sia di sostenibilità che di performance?
La scelta con la quale si acquistano le borracce avviene in primis sulla base di caratteristiche di ermeticità, infrangibilità, leggerezza e praticità. Poi ci sono altri aspetti comunque importanti come design, facilità di apertura, isolamento termico, diametro del collo. Bisogna scegliere bene il materiale con cui è realizzata per avere garantiti adeguati standard di salubrità e dev’essere anche preso in considerazione l’impatto ambientale del materiale con cui è prodotta la borraccia.
I materiali con i quali vengono prodotte le borracce sono essenzialmente:
- Acciaio
- Alluminio
- Vetro
- Plastica
Di seguito verranno analizzate queste tipologie singolarmente, ma prima verrà analizzato il loro impatto ambientale.
Impatto ambientale
Il motivo più importante per cui ora si sta diffondendo l’uso di borracce riutilizzabili al posto delle bottigliette monouso è sicuramente legato all’emergenza generata dall’inquinamento di plastiche nel mare.
Altro aspetto da prendere in considerazione, e per il quale è giusta la scelta di abbandonare il monouso, riguarda l’impatto in termini di emissioni di CO2. Quelle relative alla produzione delle singole bottiglie, per quanto limitate possano essere, risultano estremamente alte se relazionate all’unico utilizzo, dato che sono da moltiplicare per il numero di tutte quelle acquistate.
L’impatto dell’alluminio
Prendendo in considerazione acciaio, alluminio e vetro, in termini assoluti hanno un impatto molto più alto del PET utilizzato per le bottiglie. Ma esso, spalmato per le migliaia di utilizzi negli anni, diventa davvero irrisorio in termini relativi.
Volendo creare una classifica di questi materiali bisogna analizzare alcuni aspetti specifici. In linea di massima sono tutti e tre materiali che si possono riciclare al 100% infinite volte ma hanno alcune implicazioni che li differenziano. L’alluminio non è una lega e quindi non ha bisogno di essere diviso per tipologie ed è inoltre, tra questi tre materiali, il meno energivoro per quanto riguarda la propria produzione. A livello mondiale ormai il 90% di questo metallo è prodotto dalla fusione di materiale riciclato e solo la parte restante è ottenuta dall’estrazione di bauxite. Ciò però riguarda solo alcune applicazioni specifiche come la farmaceutica.
L’impatto di vetro e acciaio
Per quanto riguarda vetro e acciaio, benché provengano da industrie diverse, sono simili per quanto riguarda certi aspetti. Di acciaio ne esistono tante leghe e non può essere fuso se non diviso per caratteristiche omogenee, inoltre se non è inox subisce l’ossidazione con una perdita, seppur minima, di materia. Il suo punto di fusione è circa il doppio di quello dell’alluminio dunque risulta essere più energivoro. Il vetro dev’essere diviso per tipologia per essere riciclato e ha un punto di fusione paragonabile a quello dell’acciaio, inoltre, la sua percentuale a livello globale di riciclo non raggiunge quella dell’alluminio.
Il materiale meno impattante
Per quanto riguarda le emissioni, le meno impattanti sono quelle in plastica, seguite da quelle in alluminio e poi da quelle in vetro o acciaio. Molto spesso viene indicata come scelta sostenibile l’utilizzo di imballaggi in plastica riciclata ma bisogna fare attenzione. Infatti vetro, acciaio, alluminio sono riciclati per realizzare nuovi prodotti a uso alimentare in quanto la contaminazione post-consumo non è motivo di preoccupazione essendo generalmente impermeabili ai contaminanti e purificabili ad alte temperature. Ma per la plastica il discorso è ben diverso, tanto che il Regolamento della Commissione Europea sull’impiego di plastica riciclata in materiali a contatto con alimenti prevede che possa provenire solo da processi di riciclo certificati. Nonostante ciò, non si può avere piena certezza che le materie plastiche riciclate siano sicure. Molti tipi di plastica assorbono infatti sostanze chimiche durante l’uso che risultano difficili da rimuovere durante i processi di riciclo.
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Al netto dell’impatto ambientale nella loro produzione, devono però essere considerati altri aspetti che andranno ad incidere sulla scelta finale di acquisto. Di seguito saranno analizzati i più importanti aspetti per ogni tipologia di borraccia.
Borracce in acciaio
- Punto forte: Resistenza e igiene
- Punto debole: Prezzo
- Prezzo: 💰💰💰
- Sostenibilità: 🌳
- Salubrità: 👍
L’acciaio, se inossidabile, ha la capacità di resistere alla corrosione nel tempo e quindi dura molto più a lungo rispetto alle altre tipologie. Non necessita di alcun trattamento o rivestimento interno per essere reso sicuro agli usi alimentari ed è inerte nei confronti delle sostanze con le quali viene a contatto non alterando la qualità e il sapore degli alimenti. Oltre a tutto questo è anche resistente, infatti in caso di cadute accidentali la borraccia rimane infrangibile, rischiando al massimo un’ammaccatura. Queste caratteristiche sono dovute alla presenza al suo interno di cromo. Quando viene riportata la scritta “acciaio inox 18/10”, significa che nella lega è presente un 18% di cromo e un 10% di nichel.
La Salubrità dell’acciaio
Sempre grazie alle proprie caratteristiche chimiche e al fatto di essere inerte, l’acciaio è atossico e perciò meno soggetto alla proliferazione di muffe e batteri, a patto che venga tenuto adeguatamente pulito, non conservando odori e non trasmettendo sapori ai liquidi in esso contenuto. L’unico appunto che si può fare è sul peso, leggermente maggiore rispetto a quello di alluminio e di plastica. La pulizia della borraccia in acciaio può essere generalmente effettuata in lavastoviglie almeno che questa possibilità sia esplicitamente vietata nelle istruzioni.
Borracce in alluminio
- Punto forte: Leggerezza
- Punto debole: Non adatto a tutte le bevande, più facilmente danneggiabile
- Prezzo: 💰💰
- Sostenibilità: 🌳🌳
- Salubrità: 👎
L’alluminio, a differenza dell’acciaio è un metallo tossico quindi non può rimanere a lungo a contatto con cibi e bevande specialmente se calde. In questo caso può infatti verificarsi un trasferimento di particelle , noto anche come migrazione, di questo materiale all’interno delle sostanze contenute.
Il fatto che l’alluminio non sia inossidabile, nel caso della borraccia rende necessaria l’applicazione di un rivestimento all’interno del contenitore per isolare il metallo dal contatto diretto con la bevanda. Nel caso di rivestimenti di natura plastica, cadute accidentali e usura possono danneggiarli, esponendo direttamente il metallo alla bevanda rischiando fenomeni di migrazione. Il rivestimento oggi più diffuso è di tipo ceramico, molto più resistente all’usura, agli urti ed in grado di non alterare il sapore delle bevande contenute al suo interno e non conservare odori. Se lo strato ceramico però dovesse presentare irregolarità e increspature è possibile la formazione e proliferazione di muffe e batteri.
Una caratteristica favorevole di questo metallo è indubbiamente la leggerezza ma che è da pesare insieme alle caratteristiche sopra citate. Altro aspetto importante da prendere in considerazione è per quale contenuto si vuole utilizzare la borraccia. In diversi casi le istruzioni indicano chiaramente il divieto di contenere liquidi grassi (latte, oli), bevande acide (succhi di frutta, bevande energetiche, limonata) o calde.
Borracce in vetro
- Punto forte: Il più salubre
- Punto debole: Pesantezza e fragilità
- Prezzo: 💰💰💰
- Sostenibilità: 🌳
- Salubrità: 👍
Il vetro è sicuramente il materiale più inerte che ci sia, soprattutto se parliamo di materiali che devono venire a contatto con sostanze alimentari. Al di là di questo, il vetro però non è particolarmente utilizzato per produrre borracce. Essendo il materiale maggiormente inerte dal punto di vista chimico, una borraccia in vetro non conserva gli odori dei liquidi contenuti e non presenta rischi di formazione di sostanze batteriche. Di contro è il più pesante tra i materiali utilizzati nella produzione di borracce e soprattutto è il più fragile.
Per realizzare questo tipo di borracce si utilizza solitamente vetro boro-silicato che consente una loro applicazione per bevande a qualsiasi tipo di temperatura, essendo resistente agli sbalzi termici, e a qualsiasi tipo di bevande, siano esse acide o grasse.
Borracce in plastica
- Punto forte: Costo
- Punto debole: Deteriorabilità, Conservazione dei liquidi
- Prezzo: 💰
- Sostenibilità: 🌳🌳🌳
- Salubrità: 👎
Anche se può sembrare una contraddizione l’uso di plastica per eliminare il consumo di plastica ci piace ricordare che Plastic-free non significa bandire la plastica in toto ma solo quella monouso.
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La borraccia in plastica rappresenta sicuramente la soluzione più economica. Si consiglia comunque di diffidare da offerte troppo economiche perché potrebbe essere sinonimo di scarsa qualità dei materiali. Quanti di noi, ad esempio, hanno utilizzato la classica borraccia da bicicletta e ne conoscono i pregi di leggerezza e resistenza agli urti. Le borracce di plastica destinate all’uso quotidiano si discostano di poco da quei modelli.
La borraccia in plastica si rivela però inadatta a conservare i liquidi ad una temperatura costante e a preservare la qualità del suo contenuto. Il sapore dell’acqua o della bevanda si può alterare, soprattutto se si tratta di bevande calde o se la borraccia viene esposta a lungo a fonti luminose o di calore.
Perché fare attenzione se si sceglie la plastica
Le plastiche maggiormente utilizzate per la produzione di borracce sono il tritan, il polipropilene e il PET. Indipendentemente dal polimero usato le borracce in plastica hanno un rischio di migrazione di sostanze potenzialmente pericolose che è comunque minimizzato, alla luce del fatto che se legalmente commercializzate devono sottostare a standard normativi definiti a livello comunitario. Sono definiti specifici criteri di composizione e test di migrazione con prove che prendono in esame i livelli di sostanze nocive rilasciate durante utilizzi prolungati nel tempo. Tuttavia la plastica, pur essendo durevole, può rovinarsi dopo lunghi utilizzi o per colpa di danneggiamenti della parte interna. Fenomeni di migrazione di sostanze potrebbero verificarsi proprio dai punti più degradati.
Generalmente sono lavabili in lavastoviglie e utilizzabili con tutti i tipi di bevande anche calde, ma è sempre bene verificare in etichetta che non ci siano limitazioni. Errori nell’utilizzo possono danneggiare prematuramente l’articolo o portare alla migrazione di sostanze.
Accessori
Le borracce possono essere costituite da più materiali per migliorare le prestazioni e aumentarne la praticità. A queste esigenze si aggiunge in diversi casi la volontà di creare oggetti di design. Questo può portare all’arricchimento con accessori in materiali diversi da quello base.
Oltre a guaine, interne o esterne, questa eventualità riguarda soprattutto i tappi che, al fine di garantire la mancanza di perdite, possono essere muniti di guarnizioni quasi sempre in silicone. Questo materiale è ottenuto dal silicio, a cui sono aggiunte alcune sostanze chimiche e una volta a fine vita può essere trasformato in olio lubrificante industriale. Non è un materiale inerte perciò bisogna mantenerlo pulito, controllare che non si formino muffe e sostituirlo una volta che si presentassero segni di deterioramento. A tal proposito alcune borracce sono munite di un “anello” di ricambio. I tappi possono anche essere di altri materiali, per esempio legno o bambù. Possono essere altresì presenti moschettoni e filtri che dosano il getto delle bevande.
Conclusioni
Sono veramente tante le opzioni presenti sul mercato per chi ha intenzione di abbandonare il monouso. L’imbarazzo della scelta riguarda il design, il colore, la presenza di grafiche e gli accessori. Al netto di tutto ciò, la scelta che ci sentiamo di consigliare è quella di optare per la borraccia in acciaio inox, che racchiude in se il migliore rapporto tra qualità, prezzo, sostenibilità e salubrità.
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